Innovazione, buona politica, partecipazione. Ne parliamo tutti. C’è chi ha pensato a metterle insieme, a fonderle, a far diventare queste parole non semplici ripetuti noiosi concetti ma una concreta possibilità per Cittadini e loro Comuni. Possibilità di comunicare e interagire concretamente. Ci riferiamo ad una startup, Comuni-Chiamo, che sta diventando sempre più diffusa grazie a una felice intuizione: mettere il cittadino in comunicazione con gli uffici comunali, in tempo reale, e senza bisogno di raccomandazione da parte di assessori/consiglieri “amici”.
Gilberto Cavallina: “Mio padre voleva segnalare al Comune la rottura di un lampione sotto casa ma non riusciva a parlare mai con la persona giusta. Siamo nel 2011, mi sono detto, è mai possibile che non esista un meccanismo di segnalazione migliore del telefono o della mail? Da li ecco l’idea: creare un ponte che portasse informazione dai cittadini ai comuni e poi le risposte, possibilmente veloci, dai comuni a cittadini. … Abbiamo pensato di creare un gestionale che potesse gestire meglio le segnalazioni con uno storico complessivo, permettendo alle persone che lavorano ogni giorno col front-end di collaborare. Da un semplice canale di comunicazione siamo passati a un sistema gestionale vero e proprio”.
Ha ragione il giornalista Matteo Peppucci: “Quello che hanno inventato è veramente e-government nel vero senso della parola. Non è mera digitalizzazione dell’esistente, ma semplicemente aumenta la qualità della comunicazione tra cittadino e PA, migliorando di conseguenza la vita della collettività”.
Attraverso una app è possibile segnalare agli uffici competenti, magari allegando una foto, qualsiasi danno o malfunzionamento: una buca, una strada sconnessa, un cassonetto dell’immondizia ribaltato, un albero divelto, un lampione spento, un semaforo in tilt…
Ma cosa cambia per il cittadino? Dice Cavallina: “Il vantaggio principale deriva dal cambiamento di percezione dell’amministrazione. Mi spiego meglio: Comuni-Chiamo rende immediata l’interazione e la percezione che dialogare col Comune sia un’operazione semplice e un’esperienza buona. Spesso il cittadino si ritrova di fronte a servizi gestiti male e perde la fiducia nei confronti degli amministratori. Qui invece si trova di fronte ad un servizio preciso, semplice, chiaro, che il Comune utilizza perfettamente con un software costantemente aggiornato. Si supera, quindi, quella sensazione di anacronismo, eccessiva burocrazia e lentezza della Pubblica Amministrazione“.
Sistemi informatizzati di segnalazioni in realta ce ne sono ormai tanti. Quello che cambia con questo sistema è proprio il rapporto diretto del cittadino con gli uffici che possono affrontare subito il problema segnalato. “Aumenta notevolmente l’efficienza interna, se è vero che prima mi servivano 5 ore/uomo per gestire una segnalazione e oggi me ne servono 2-2.5 ore/uomo. Significa che prima buttavo via il 50% del tempo! L’ufficio URP, l’Ufficio Tecnico o l’Ufficio Segnalazioni impiegano la metà del tempo per fare le stesse cose, e quindi guadagnano tempo prezioso per fare altro. Non solo: non avrebbe senso dare vantaggi al Sindaco ma non agli operativi, ed ecco perché il sistema è pensato appositamente per gli uffici preposti al rapporto con la cittadinanza”.