Vogliamo dedicare questo post ad Aaron Swartz, il paladino della libertà delle informazioni su internet. Si è suicidato qualche giorno fa a 26 anni, dopo aver contribuito a rendere il mondo più libero.
Tim Berners-Lee, considerato l’inventore del World Wide Web, ha scritto qualche ora fa tramite Twitter: “Aaron è morto. Navigatori del mondo avete perso un saggio. Piangiamo”.
Swartz è uno che ha trascorso la vita, breve ma intensissima, impegnandosi a far dialogare i computer sempre meglio fra loro. “È stato il suo modo di realizzare un mondo più libero per gli uomini, fondato sull’apertura dello scambio delle idee e delle informazioni, invece che sulle transazioni economiche”, così scrive Paolo Bottazzini raccontando su Linkiesta.it chi era e cosa ha fatto questo ragazzo che già a 14 anni era entrato nel mondo “alto” dell’informatica. E che aveva partecipato in modo decisivo alla creazione degli standard RSS, di Creative Commons, e infine di Reddit.
Swartz con le sue scelte ha contribuito sostanzialmente a creare la cultura e l’esigenza degli open data. Perché era convinto che “le risorse pubbliche devono essere disponibili gratuitamente per chiunque ne faccia richiesta, sia per l’elaborazione di progetti imprenditoriali indipendenti, sia soprattutto per l’esercizio democratico del controllo dell’operato delle amministrazioni statali”.
E’ sconcertante e fa meditare come Aaron Swartz, ritenuto “un saggio” da Tim Berners-Lee, abbia deciso di porre fine alla sua vita!
La vita è un grande dono, decidere di farla finita fa pensare ad un vissuto di sofferenze profonde e umanamente insostenibili.